Capacità Relazionali

 

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Quello che gli piace e che cerca sempre con accanimento è l’incontro scambio confronto, la proposta-stimolo che produca reazioni e repliche. Ha una personalità irruente, travolgente, decisa, che si colora di entusiasmo quando si lancia in iniziative di cui sa di essere un “precursore”; ma sa smussare i toni forti del suo carattere con quelli pacati della semplicità e dell’amicizia che lo aprono al dialogo.

La capacità di stabilire legami di amicizia forti, duraturi, resistenti al tempo e alle distanze lo pone al centro di una vasta rete di contatti, che la risorsa di Internet ha potenziato e velocizzato. Incontrandolo dopo un po’ di tempo è facile riannodare il legame con lui, come se si fosse sempre stati presenti al suo cuore e alla sua mente: lui ti racconta i passi del suo lavoro e le sue tappe fortunate (un’iniziativa nuova, un premio, la partecipazione a progetti europei, la pubblicazione di un suo articolo ) che diventa subito la proposta di collaborare in qualche modo. Mai da solo, anche se da solo avrebbe potuto “girare il mondo”.

Attento e sensibile, curioso di quello che gli sta intorno, è sempre pronto ad apprezzare il bel lavoro degli altri, del quale sembra gioire doppiamente: sia per l’oggettiva utilità al lavoro comune, sia perché forse lo ritiene il frutto di un clima di collaborazione, di un’aria di unità nella quale lui ha bisogno di muoversi, come il mare in cui nuota così volentieri. E rimbalza prontamente a tutti il gruppo il materiale, le riflessioni, le esperienze preziose di ciascuno.

Supporta con “cortese disponibilità” il ruolo e l’impegno di chi inizia ad assumersi responsabilità di moderatore

Vuole sviluppare sentimenti di fiducia fra gli iscritti ad una lista come chiave del suo successo

Non perde la consapevolezza che,in questa fase, se non più di alfabetizzazione, ancora però di addestramento, il lavoro on-line non può essere sufficiente all’apprendimento, e quindi nella programmazioni di corsi prevede sempre un momento di incontro in laboratorio, come supporto per chi ha difficoltà tecniche. Lui stesso a volte sente il bisogno di esternare il suo bisogno di contatto umano e chiude una e.mail con la postille “mi fa piacere potervi incontrare”, oppure “sono stato molto contento di essere stati un po’ insieme”…

E’ ben consapevole che la scuola è spesso luogo di conflitti, che mettono a dura prova la capacità di comunicare. Con lucidità analizza il problema, lo propone alle riflessioni di tutti per raggiungere uno scopo ben preciso, che anima tutto il suo operato: arrivare a definire procedure chiare ed utili a tutti, in un modello-guida di comportamento

         Non teme il dibattito, anzi lo cerca: come luogo di incontro, come occasione di chiarimento e in definitiva di arricchimento per tutti. Lui per primo segue la regola di dare sempre e comunque il proprio contributo, di offrire alcune sollecitazioni o  “suggestioni”. Rileggendo ora le sue e.mail sembra che le abbia scritte sorridendo sornione, mentre immaginava l’effetto dirompente che avrebbero avuto sui suoi lettori, molti dei quali placidamente accomodati in un sicuro tran-tran didattico. Un po’ il suo carattere e un po’ il registro tipico della posta elettronica lo portano ad esprimersi con toni decisi e schietti, asciutti ma mai altisonanti, con l’umiltà di proporre e non di imporre, pur sapendo che ogni suo intervento è frutto non di intuizioni occasionali ma di studi lunghi e lunghe riflessioni.

Quando qualcosa non va e gli sembra che i corsisti non abbiano ben colto alcune  impostazioni del lavoro va subito a verificare se è stata colpa sua e non teme di riconoscere una carenza da parte sua nella presentazione di alcuni contenuti

Quando vede profilarsi all’orizzonte qualche “aria di burrasca” (fra i moderatori di liste a cui partecipa) vuole evitare sempre e ad ogni costo lacerazioni all’interno del gruppo: non teme l’attuazione di idee divergenti, non li vede per forza come una lacerazione, ma come una ricchezza, una nuova e quindi proficua espressione dei progetti base e degli ambiti di lavoro già sperimentati. Vede in ogni novità una ricchezza, una scommessa. Come un seme che produce frutti in un territorio diverso da quello in cui è nato.

         Tutto sempre e comunque insieme: questo il suo “testamento” in una delle ultime e.mail ai suoi insegnanti: “essere una comunità educante” dove non solo “ognuno fa fino in fondo la sua parte” ma arriva al passo successivo di “favorire e sostenere l’aiuto e la collaborazione reciproca”.